Siracusa, caso SAI 8: è scontro tra i curatori fallimentari e l’Ato idrico
30 gennaio 2014
Siracusa, caso SAI 8: è scontro tra i curatori fallimentari e l’Ato idrico
È nuovamente scontro tra Sai8 da una parte e Consorzio Ato idrico e Comuni dall’altra. Ieri i curatori fallimentari della società che gestisce il servizio idrico integrato – Giovanni La Croce, Luigi Amerigo Bottai e Girolamo Venturella – hanno lanciato una dura offensiva dopo la mancata presa in consegna del depuratore da parte del Comune di Lentini.
”Non c’era nessuno – ha esordito La Croce – eppure li avevamo avvisati il 9 gennaio ricevendo come unica risposta ”non è un problema nostro”. Questo è il punto intermedio di una serie di iniziative intraprese: con quell’impianto di depurazione si perde il 50% del costo su Lentini e Carlentini, quindi da 240 mila a 300 mila euro l’anno, e inoltre Carlentini non paga e dunque è inadempiente”. Sortino è invece un impianto più piccolo, da cui si perdono 10 mila euro al mese ma la Sai8 sta negoziando l’adeguamento del canone.
Ma il problema è molto più ampio: i Comuni hanno lottato e chiesto più volte la restituzione degli impianti ma non avrebbero fatto passo avanti per riceverli. Da qui lo scontro, anche nei confronti del liquidatore dell’Ato Ferdinando Buceti. ”Un atteggiamento contraddittorio e irresponsabile – ha proseguito il curatore -. Stimavo Buceti fino a Natale e avevamo intavolato un discorso serio. Sono per la gestione pubblica dell’acqua, ma ciò vuol dire supportare i costi con la municipalizzata che non può spendere di meno per gestire la risorsa idrica. Eppure il Consorzio ha escusso i 3 milioni di euro della fidejussione, secondo noi abusivamente, che potrebbe essere utilizzata per avviare la nuova società”.
Tra sei mesi, infatti, la Sai8 non avrà più risorse finanziarie e, se domani la gestione dovesse passare in mano pubblica, prima che i Comuni incassino 1 euro passeranno almeno tra i 6 e i 9 mesi. Inoltre l’eredità di Sogeas ha fatto sì che si spendano più di 8,5 milioni di euro l’anno per l’energia elettrica perdendo circa metà dell’acqua pompata. E questo a causa di impianti inefficienti che comporta spese folli nella manutenzione e una totale assenza di progettualità.
Nel frattempo, nonostante tutto, sembra ci siano due tiepidi interessi di potenziali acquisitori della società, che lo farebbero senza debiti ma anche senza alcuna certezza sulla validità della concessione. ”In questo caso – ha concluso La Croce – serve la rinuncia ai ricorsi al Tribunale amministrativo da parte dei Comuni e dell’Ato e la certezza legata al guadagno. Se non rinunciano, possono prendersi gli impianti. Stiamo creando un danno immenso ai cittadini e per questo gliene chiederemo conto, intanto non ci resta che angariare l’utente con le bollette ma sappiano che i nostri uffici sono aperti per valutare ogni situazione”. Basti pensare che in tutta la provincia di Siracusa ci sono 49 mila utenti morosi, i primi 500 rappresentano 3,5 milioni di euro di crediti.
Immediato il contrattacco di Buceti: “Sono osservazioni gratuite – replica oggi il liquidatore, raggiunto telefonicamente – fino a ieri siamo stati ascoltati dalla IV commissione Ars e abbiamo raggiunto un accordo (una norma transitoria che consenta ai Comuni di gestire il servizio, ndr) e stiamo andando avanti con l’urgenza che i tempi richiedono. Mi avevano chiesto aiuto e ho detto che potevamo prestare 400 mila euro, ma i tre milioni di euro non si toccano perchè sono dei Comuni. Tutto il resto sono chiacchiere, stanno facendo un gioco che non mi piace e, anzi, aspetto ancora una loro chiamata”.
Luca Signorelli
tratto da siracusanews.it
Gestione idrica, SAI 8 al contrattacco: comuni abusivi e irresponsabili
29 gennaio 2014
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I Comuni hanno finora dimostrato un atteggiamento contraddittorio, abusivo e irresponsabile nei riguardi della gestione del servizio idrico, staremo dietro ai Comuni che finora hanno brillato solo per annunci senza far seguire alcun intervento per la presa in consegna degli impianti.
La denuncia è della curatela fallimentare di Sai 8, formata da Luigi Bottai, Giovanni La Croce e Girolamo Venturella […]
Siracusa Fallimento SAI 8, Garozzo. Intervista esclusiva a Giovanni La Croce
11 gennaio 2014
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La Sai8 chiama, i Comuni non rispondono. Giovedì la curatela fallimentare ha pubblicamente operato il distacco dell’utenza idrica a uno dei condomini morosi. Subito dopo il taglio dell’acqua, l’amministratore ha pagato una quota e stabilito un piano di rientro.
La Sai8 fallimenti ha così voluto lanciare un segnale all’utenza, facendo capire che ”se non pagano le bollette arretrate – ha detto uno dei curatori, Giovanni La Croce – l’acqua non può essere erogata dal fallimento perché il fallimento sta erogando il servizio con denaro dei creditori.
Dottore La Croce, lei afferma che la carta dei servizi firmata con Sai8 non è più valida, ma allora a cosa possono appellarsi i consumatori?
A nessuna carta dei servizi, in accordo con il tribunale fallimentare stiamo gestendo un esercizio provvisorio in perdita per 630 mila euro mensili. Abbiamo chiesto a Comuni e Consorzio Ato idrico di fare un accordo per garantirci la copertura di questa perdita, ma l’accordo non Comuni. Il fallimento non ha risorse finanziarie per poter gestire in perdita col denaro dei creditori, che finirebbe nell’arco di 4/5 mesi.
A dicembre si parlava di un esercizio provvisorio di 6 mesi, quindi a maggio saranno riconsegnati gli impianti ai Comuni?”
Penso che anticiperemo la riconsegna, non siamo in grado di gestire questa emergenza. Perdiamo ogni mese 630 mila euro e abbiamo un fabbisogno finanziario che è quasi doppio perché gli utenti non pagano mentre le note spese corrono tutti i mesi. Spendiamo, solo in energia elettrica, il 60% di quanto bollettiamo e la gente paga le bollette a 18 mesi. È finanziariamente insostenibile.
Quindi quanto pensate di restare ancora in piedi con Sai8?
Se i Comuni, il Consorzio e la Regione non ci consentono di mantenere il pareggio economico, penso che a fine mese dovremo consegnare.
Intanto l’incontro previsto per ieri tra Comuni e Ato idrico per decidere le modalità di gestione del servizio idrico è slittato, ma né il Consorzio in liquidazione né gli enti locali (né la Regione, che difficilmente potrà pensare di finanziare una tale perdita mensile tutto da sola) sono in grado di assicurare il pareggio finanziario della società in fallimento.
Il Comune di Siracusa ha intanto trasmesso a inizio mese l’elenco degli indigenti ai quali non staccare l’acqua e intanto, in attesa dell’incontro di martedì, aspetta il via libera dell’Ato per proseguire con la bozza di statuto che permetterebbe al capoluogo di costituire una società a totale partecipazione pubblica. ”In un mese e mezzo – conclude Garozzo – con procedura d’urgenza posso arrivare a costituire la società.
di Luca Signorelli su siracusanews.it
Report “Do Ut Des”. Intervista al Dottor La Croce sul caso Ligresti
12 maggio 2013
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